Non devi imparare a cucinare ma a dire:"ti voglio bene" col cibo.

Fin dalla mia infanzia, la cucina è stata per me un'espressione d'amore - un affetto che ha radici profonde nella mia famiglia, un affetto che risuonava in ogni piatto preparato dai miei nonni. Una generazione forgiata dalla guerra e dalla fame, sapeva che l'amore era l'ingrediente più potente. Ma come il pendolo della vita si muove, la mia strada verso la cucina non è stata lineare o agevole. A 13 anni, la perdita di mia madre ha sconvolto il mio mondo, trasformandolo in una macerie di emozioni. Mio padre ha cercato di rimettere insieme i pezzi, di condurmi verso una nuova normalità, ma in quelle rare occasioni in cui ero solo, mi rifugiavo nei cibi precotti, nei "4 salti in padella".

io e Gianca alla griglia

Il sapore del pollo alla diavola, così diverso da quello del pollo allevato dai miei vicini, rimane ancora vivo nella mia memoria. Ma, nel nostro giardino, c'era un barbecue - un'imponente struttura di mattoni e cemento, un monumento quasi "sovietico". Lì, ho imparato a cucinare alla brace e costringevo mio padre a mangiare pollo alla griglia ogni settimana. Trovavo appagamento nel cucinare. Non ero un amante dello studio e, dopo aver abbandonato l'università di lingue, sono diventato un venditore. Ma la cucina era sempre lì, al mio fianco. Amavo fare grigliate con gli amici, mi piaceva essere il cuoco della compagnia. Anche dopo una serata in discoteca, il rituale della pasta al pomodoro alle 4 del mattino a casa mia era un rituale amato da tutti.

io e lo street food



Oggi, a quasi 40 anni, sono un cuoco professionista da 7. Ho cucinato su un furgone, ho lavorato in un'osteria di Venezia e ho anche insegnato cucina. Ho capito che la cucina è un modo per comunicare, per trasmettere il nostro stato d'animo, per esprimere la nostra cultura. Ho avuto la fortuna di tenere un corso di cucina per un gruppo di ragazze di una comunità di recupero, e ho imparato che la chiave non era il giudizio sulle loro pietanze, ma la fiducia nelle loro capacità, l'attenzione sull'atto di cucinare. Non era questione di sé stessi nel piatto, ma di un messaggio da trasmettere.


Pranzo per gli anziani brigata benefica

Questa esperienza mi ha arricchito e mi ha lasciato una traccia indelebile nel cuore. Mi ha aiutato a capire quanto la paura di essere giudicati per quello che cuciniamo può inibire persino il tentativo di farlo. La paura di sbagliare, di deludere le aspettative, è il nemico più grande della cucina. Ma ho sviluppato una tecnica per superare quest'ansia da prestazione - dividere ogni ricetta in diverse parti, preparare tutto in anticipo, concentrarsi su ogni passaggio piuttosto che sul risultato finale. Il risultato non è il fine, è una conseguenza.

piatto fighetto 

La vita non è Masterchef, non è una competizione in cui veniamo giudicati o criticati. La cucina non è una questione di bravura, ma di capacità di esprimere costanza e consistenza. Quindi, la prossima volta che ti senti intimidito dall'idea di cucinare, scegli una ricetta semplice, organizzati e cucina per qualcuno a cui vuoi bene. Vedrai, il tuo messaggio di amore arriverà attraverso il cibo che prepari.

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Federico Ferrara
Mi chiamo Federico Ferrara, sono nato a Brescia il 29 aprile 1982, e ora vivo nella splendida città di Venezia. La mia vita ruota intorno alla mia passione per la cucina. Da cuoco, ho l'opportunità di esprimere la mia creatività ogni giorno, e come assaggiatore certificato dall'ONAV, posso anche esplorare il mondo meraviglioso del vino Oltre alla mia carriera in cucina, sono una persona con molti interessi. Amo la lettura, un hobby che mi permette di viaggiare con la mente e imparare continuamente cose nuove. La bicicletta è un'altra delle mie passioni; mi piace pedalare e sentire la libertà che mi offre. Sono anche un grande amante della musica in tutte le sue forme. Che si tratti di jazz, rock, classica, o qualsiasi altro genere, la musica è una parte essenziale della mia vita e mi offre conforto, ispirazione e gioia. Sono una persona diretta nei modi, e credo che l'onestà sia fondamentale in ogni aspetto della vita. Tuttavia, sono anche molto sensibile ed empatico, il che mi aiuta a connettermi con gli altri a un livello più profondo.