Secondo giorno. Dopo aver sperimentato il mio francese in farmacia e aver comprato una confezione da 200 fazzoletti ( Se a Parigi alle 6 di mattina dovete comprare altri fazzoletti troverete un supermercato aperto) torno alla metro, oggi meno ingolfata di pendolari grazie alla ripresa del servizio bus. Dopo la notte semi insonne è stato abbastanza una bella sorpresa, arrivato a rue du Ranelagh, prendo un espresso (un mini secchiello dal gusto bruciato) in una bar bellissimo dallo stile "Belle èpoque", al Bo-zinc. Al di la del caffè, la zona è molto bella nel al XV Arr. vicino al Bois de Boulogne consiglio un aperitivo se passate in zona.
Tornato a scuola! Oggi pesce con lo chef Rachelle che ha militato tra i ranghi di Moreno Cedroni , mica uno qualunque se parliamo di cucina di pesce... Cambiamo sala anche se speculare a quella del giorno prima e sul banco di lavoro vi sono 4 astici e una gastronom piena di "st jacques" o capesante.
Oggi il naso va un po meglio ma la febbre rimane alta e capire il francese tecnico della cucina cominci ad essere un affare scomodo... Ma la mia forza di volontà di lavorare con materie prime così eccezionali è più forte di qualsiasi malore!
Cominciamo a lavorare le capesante e imparare qual'è il metodo migliore per aprile senza macellarle al loro interno (esperienza che consiglio vivvamente)
Oltre a questo faremo pasta fresca al nero di seppia con gamberi rossi di Mazzara e calamari, strozzapreti all'astice soglia al forno e altre cose di grande livello.
A seguito al fine di non annoiarvi troppo con troppi discorsi ho preferito fare una piccola gallery con piatti esecuzioni e didascalie.
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Capesante cotte e crude con tartufo nero e cipollotto |
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farfalle nere con gambero rosso e piovra |
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strozzapreti con astice |
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